Più incroci tra le singole banche dati, estesi anche agli enti locali, previdenziali e assistenziali, per affinare la strategia antievasione e conseguire al tempo stesso un «significativo risparmio economico». È quanto propone l'amministratore delegato della Sogei, Aldo Ricci, ascoltato dalla Commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria. Ad esempio nel campo della sanità i dati relativi alle ricette trasmessi dalle farmacie, acquisite tramite il sistema di monitoraggio in Anagrafe tributaria, potrebbero essere incrociati con altre fonti. Tra queste, i medici, i produttori farmaceutici, la distribuzione territoriale dei farmaci.

La proposta è di evitare o limitare la duplicazione delle banche dati, attraverso una loro «gestione accentrata», così da ridurre i costi e riequilibrare le risorse a disposizione. Proposta che il presidente della Commissione, Maurizio Leo, valuta con favore. All'interno del disegno di legge delega sul federalismo fiscale, all'esame della Camera, vanno introdotte norme «che abbiano l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica mediante la realizzazione di un'unica banca dati cui gli Enti locali e gli altri soggetti interessati possano far confluire e attingere informazioni». Lo stesso Leo e gli altri componenti della commissione membri anche delle commissione Finanze e Bilancio della Camera presenteranno tra breve i relativi emendamenti.

In termini di risparmio e di contrasto all'evasione - ha spiegato Ricci - si potrebbero conseguire notevoli vantaggi nel caso in cui anche gli incroci ai fini dei controlli previdenziali e assistenziali fossero eseguiti presso l'Anagrafe tributaria. Tra breve i Comuni potranno trasmettere per via telematica al sistema della fiscalità le segnalazioni di possibile evasione. Una modalità che a parere di Ricci è da accogliere positivamente «ma solo se considerata come il primo passo di collaborazione con gli enti locali nell'ottica del federalismo fiscale».

 

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